Windows Phone 8 è sempre più forte sui cosiddetti mercati emergenti.
Le ultime stime effettuate da AdDuplex, infatti, riportano una situazione in cui, al mese di Luglio, il nuovo sistema operativo mobile di Microsoft avrebbe conquistato una quota di mercato pari al 61% del totale.
Il merito di questo successo sarebbe da attribuire ai midrange di Nokia e, in modo particolare, al Lumia 520 rilasciato qualche mese fa.
Il dispositivo, infatti, sarebbe al momento lo smartphone più diffuso al mondo, con un quinto delle app per Windows Phone 8 installate sui vari modelli commercializzati. A seguire, sempre in ambito WP8, troviamo il Lumia 920 e il Lumia 620.
In questo modo sono stati eguagliati e superati anche i risultati fatti registrare in passato da Windows Phone 7, con Microsoft che riesce ad ampliare il suo potere sul mercato. E, a quanto pare, le previsioni per il prossimo futuro sono ancora più rosee.
Come detto, ad essere presi in considerazione sono stati i mercati emergenti (India, Cina, Brasile, ecc.) in cui, a quanto pare, l’accoppiata Microsoft-Nokia si è rivelata vincente, grazie soprattutto ad una strategia di marketing che ha visto proporre prezzi estremamente contenuti.
E’ fuor di dubbio che,nelle aree geografiche prese in esame, le pretese sono molto minori rispetto ai mercati maggiori, pertanto mettere a confronto le varie situazioni risulterebbe un puro esercizio retorico fine a se stesso, ma un dato è incontrovertibile: i mercati emergenti inglobano una larghissima fetta degli utenti mondiali e, tutto sommato, puntare sulla loro conquista, piuttosto che sulla lotta all’interno di mercati già saturi come quello occidentale, può rivelarsi una mossa più furba di quanto si pensi.
E’ quello che in molti hanno pensato che volesse fare Apple con il suo nuovo iPhone low-cost, salvo doversi ricredere nel momento in cui sono emerse le prime indiscrezioni relative ai possibili prezzi imposti al nuovo melafonino, sicuramente non concorrenziali in realtà tendenzialmente povere.
Microsoft e Nokia, invece, potrebbero essere state più lungimiranti, tentando di affermarsi in modo più discreto ma più incisivo e seguendo un po’ il cammino tracciato da Android e Samsung, attualmente aziende leader del mercato globale.
Un successo che, in buona parte, deriva dall’affermazione e dalla diffusione di terminali di fascia media dai costi maggiormente accessibili per una larghissima parte degli utenti dislocati su vari mercati nazionali.
Microsoft e Nokia potrebbero così risolvere problema delle vendite dei loro dispositivi, attualmente il più urgente per tutte le aziende produttrici di device mobili.
Resta, però, il problema dell’offerta da migliorare qualitativamente, soprattutto sotto l’aspetto software, per ciò che concerne i mercati più ricchi: un problema che sembra, purtroppo, secondario.